venerdì 5 giugno 2009

Arnaldo spaventapasseri

Arnaldo Bellaria Spaventapasseri mi chiamo, son mezzo uomo e mezzo ramo. Coi miei vestiti sbrindellati mi metton sempre in mezzo ai prati e in mezzo ai prati e in mezzo ai campi, con pioggia e sole, vento e lampi, io caccio via tutti gli uccelli, che siano brutti o siano belli. Ho un gran cappello sulla testa (Giovanni dice che è una cesta...) e una camicia verde e rossa (Francesca dice che è un po’ grossa...). Ho pantaloni rattoppati, calzini scomodi e bucati e intorno al collo un fazzoletto (Vanessa dice che è perfetto...). Se arriva in volo un passerotto, lo guardo subito di brutto. La mia occhiataccia gli fa effetto e scappa via detto-fatto. Se invece arriva un corvo nero, divento brutto per davvero e l’uccellaccio scuro scuro svolazza via di sicuro. C’è solo un timido uccellino che non va via, mi sta vicino. Va beh, d’accordo, lo confesso: quell’uccellino ha il mio permesso.

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